mafalda
(venerdì 8 marzo 2013)
Categoria: Rabbia
Mimosa ? Meglio il rispetto !!!!
Sarebbe stata costretta a sottoscrivere una dichiarazione di rinuncia a far figli per almeno due anni dopo aver contratto matrimonio pur di essere assunta come commessa in un negozio di abbigliamento di Trapani, per altro con una paga inferiore a quella da contratto.A denunciare la vicenda è stata la stessa donna dopo essere stata licenziata dai datori di lavoro che le avrebbero contestato un'assenza «ingiustificata».
I titolari della ditta «My Market Srl», Antonio e Bruno Prestigiacomo, rispettivamente di 47 e 39 anni, sono stati rinviati a giudizio dal gup con l'accusa di estorsione.
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......e immagino che i signori titolari stamane , prima di ricevere la convocazione , abbiano offerto alle loro compagne la mimosa ..........come se il rispetto e la considerazione fossero solo per le loro donne .
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Assunta
(sabato 9 marzo 2013)
02:12 del 09-03-2013
Mia cara, di casi come questo in Italia se ne sentono a bizeffe, Non c'è tutela, non c'è controlli, forse ci sono le leggi, ma soltanto sulla carta e nessuno si prende la briga di osservarle, ognuno fa come gli pare, sopratutto con le donne, ho sentito addirittura che prima di assumere uno ha fatto firmare una carta alla neo impiegata, non avrebbe dovuto rimanere incinta, ma stiamo scherzando? Nemmeno nel terzo mondo!
Mia cara, di casi come questo in Italia se ne sentono a bizeffe, Non c'è tutela, non c'è controlli, forse ci sono le leggi, ma soltanto sulla carta e nessuno si prende la briga di osservarle, ognuno fa come gli pare, sopratutto con le donne, ho sentito addirittura che prima di assumere uno ha fatto firmare una carta alla neo impiegata, non avrebbe dovuto rimanere incinta, ma stiamo scherzando? Nemmeno nel terzo mondo!
Monica
(sabato 9 marzo 2013)
Tanti anni fa ero in cerca di lavoro, ho fatto domanda presso una ditta di confezioni abiti, avevo già Andrea, era piccolino.......stavo quasi per essere assunta ma la titolare ha deciso che "non si fidava", in quanto potevo rimanere incinta ancora, nonostante ai quei tempi avessi il culto del figlio unico, (ci avevo messo 7 anni a restare incinta! ). É finita che poi ho trovato lavoro da un'altra parte, dopo un anno Alice si é annunciata! Queste cose succedono anche qui, tutto il mondo é paese! Però devo essere sincera:dove lavoro adesso é come essere in famiglia, io do e loro ricambiano, baci!
Betta (Anonimo)
(sabato 9 marzo 2013)
Concordo con voi. Anche io ho sperimentato in vari colloqui di lavoro (e pure quando la selezione era condotta da una donna) l'umiliazione di subire, in quanto giovane donna aspirante al posto, l'umiliazione di domande (sia in forma orale che, altre volte, sotto forma di questionario scritto) sulla mia situazione sentimentale e sull'eventuale intenzione di avere figli nei prossimi anni a venire.
Aggiungo che le lettere di dimissioni in bianco (che peraltro riguardano le neoassunte a tempo indeterminato, categoria di cui non ho mai fatto parte) sono tornate legali dopo che lo scorso governo Berlusconi tra i suoi primissimi provvedimenti ha abolito una legge sacrosanta fatta precedentemente dal ministro Damiano che imponeva la numerazione progressiva delle lettere di dimissioni, rendendo impossibile l'utilizzo di quelle precompilate e conservate in un cassetto... in caso di gravidanza.
Questo sconcio verso le lavoratrici o aspiranti tali deve finire! Ma non finirà con mimose, concerti, carnevalate in piazza o uscite in pizzeria "tra donne" una volta l'anno.
Aggiungo che le lettere di dimissioni in bianco (che peraltro riguardano le neoassunte a tempo indeterminato, categoria di cui non ho mai fatto parte) sono tornate legali dopo che lo scorso governo Berlusconi tra i suoi primissimi provvedimenti ha abolito una legge sacrosanta fatta precedentemente dal ministro Damiano che imponeva la numerazione progressiva delle lettere di dimissioni, rendendo impossibile l'utilizzo di quelle precompilate e conservate in un cassetto... in caso di gravidanza.
Questo sconcio verso le lavoratrici o aspiranti tali deve finire! Ma non finirà con mimose, concerti, carnevalate in piazza o uscite in pizzeria "tra donne" una volta l'anno.
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